Il progetto “Giochiamo i Diritti” rappresenta un’iniziativa che mira a trasformare la discussione teorica sui diritti in un processo attivo e partecipativo, coinvolgendo insegnanti e studenti in un dialogo costante e trasversale. La formazione degli insegnanti, prima tappa di questo percorso, è stata fondamentale per dare vita a un’esperienza educativa che va oltre la semplice trasmissione di conoscenze, diventando un vero e proprio strumento di metodologico.
Come sottolineano i Ludomastri, «Vogliamo che il progetto non sia solo un punto di partenza, ma un processo che si sviluppa nel tempo», l’obiettivo di “Giochiamo i Diritti” è attivare un processo che porti insegnanti e studenti a riflettere insieme sulle necessità e sui diritti dei bambini. Questo approccio si inserisce nel cuore del lavoro quotidiano degli insegnanti, creando occasioni di confronto e generando un pensiero divergente utile sia per risolvere problematiche o spiegare concetti che nel vivere all’interno della classe assecondando i bisogni dei singoli e del collettivo.
Vogliamo che il progetto non sia solo un punto di partenza, ma un processo che si sviluppa nel tempo
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Le risposte delle docenti
Durante le sessioni di formazione svolte nelle scuole R. Poidomani di Modica e E. Vittorini di Scicli, le docenti hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie riflessioni, immedesimandosi nei bambini e cercando di comprendere quali bisogni e diritti questi ultimi vorrebbero vedere riconosciuti.
Le risposte emerse sono state illuminanti, rivelando non solo le esigenze immediate dei bambini, ma anche le sfide che affrontano nel loro sviluppo emotivo e relazionale.
Uno dei temi più ricorrenti emersi dalle riflessioni delle insegnanti è il diritto di essere ascoltati. I bambini, secondo le docenti, desiderano essere ascoltati non solo attraverso le parole, ma anche attraverso i gesti e gli sguardi. Hanno bisogno di sentirsi accolti, accuditi e, soprattutto, di trovare momenti in cui l’adulto sia veramente presente per loro.
Un altro aspetto cruciale è il diritto alla libertà di espressione, sia verbale che corporea. In particolare, le insegnanti hanno evidenziato l’importanza di garantire ai bambini più piccoli la possibilità di esprimersi liberamente attraverso il corpo, in un contesto che non limiti la loro spontaneità. Questo approccio favorisce non solo lo sviluppo individuale, ma anche la creazione di un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso delle diversità.
Le docenti hanno anche sottolineato come, a volte, ciò che manca ai bambini sia proprio quel “collante” che li unisce: una connessione empatica che nasce dalla condivisione e dalla comprensione reciproca. Questo aspetto è fondamentale per costruire relazioni significative e per aiutare i bambini a sentirsi parte di una comunità.
Costruiamo Consapevolezza
“Giochiamo i Diritti” vuole generare piattaforma per esplorare temi che spaziano dai diritti legati al digitale, alla privacy e al futuro, a quelli più immediati come il gioco, la partecipazione e la protezione. La fase della formazione è solo il primo passo di un percorso più ampio.
Gli insegnanti svolgono un ruolo cruciale in questo processo, mediando le esperienze e facilitando la creazione di ambienti scolastici più giusti e accoglienti. Attraverso il dialogo, l’ascolto e il gioco, il progetto aiuta a costruire una visione più inclusiva e consapevole delle sfide sociali e personali che i bambini affrontano.
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